La parabola dell’acquedotto.

Parabola Acquedotto libertà finanziaria

Tempo fa, arroccato su una montagna, esisteva un villaggio abitato da un gruppo di persone, questi abitanti erano assillati da un grosso problema, pioveva poco e l’acqua mancava.

A due compaesani di nome Luigi e Piero venne un’idea, comperare un paio di secchi e fare da spola tra il villaggio ed il fiume, lontano un paio di miglia, portando l’acqua.

Il lavoro era duro e faticoso ma rendeva bene, alla fine della giornata ciascuno riusciva a mettere via ben 1000 baiocchi.

Luigi però non era contento di questo lavoro, lo stava logorando, avvertiva un gran mal di schiena, non crede che il denaro valga tanta fatica.

Ad un certo punto una idea gli sovvenne improvvisamente.

Costruirà una diga.

Con questo obiettivo in testa inizia a risparmiare il possibile e destina questi soldi per la costruzione del suo acquedotto.

Nel frattempo Piero si era arricchito ed ha speso i suoi soldi per comprare una casa lussuosa, vestiti sfarzosi e si permetteva ogni sfizio.

Gli abitanti del villaggio deridevano Luigi, lo consideravano uno stupido, del resto ammiravano la casa di Piero e tutti i beni tangibili che era riuscito ad accumulare, Luigi invece era rimasto come prima….

Ad un certo punto la fortuna abbandona Piero, era ormai avanti con l’età,  pieno di dolori a causa del duro lavoro, trasportava sempre di meno ed il lavoro era sempre più faticoso e il guadagno in calo.

Intanto Luigi aveva terminato la diga, l’acqua scorreva copiosa verso il paese costantemente notte e giorno.

Gli abitanti del villaggio erano contenti perché l’acqua costava addirittura meno di prima perché ne arrivava molta e Luigi guadagnava bene, costantemente, senza lavorare più.

Piero non riusciva ad essere più competitivo e cadde in disgrazia ma Luigi non si dimenticò di lui e gli insegnò a costruire una nuova diga, si misero in società ed insegneranno ad altri a costruire nuove dighe in cambio di un compenso.

La morale di questa storiella è chiara, ci sono attività redditizie, che possono produrre valore a prescindere dal tempo che gli si dedica, attività che possono scalare.

Il tempo è il bene più prezioso perché finito, mentre non c’è limite alle possibilità di accumulare denaro.

Cerca di metterti nelle condizioni di non scambiare più il tuo tempo per denaro.

Crea progresso, fai crescere gli altri trasferendo la mentalità giusta.

Occorre abbattere alcuni pregiudizi e pagare il prezzo come si dice “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”, del resto si dice anche “chi non risica non rosica”, è una legge di vita che governa il nostro mondo, occorre sconfiggere il pregiudizio dimostrando coi fatti che si può fare, ne deriva un grosso senso di soddisfazione ed appagamento.