Chiunque aspiri a crearsi delle rendite dovrebbe imparare ad investire nei mercati finanziari, per diversificare i propri asset.
Cosa per nulla facile in quanto esistono “milioni” di modi per farlo più o meno validi.
Fondamentalmente gli approcci sono 2:
- Fare il trader speculando sull’andamento degli indici (un vero e proprio lavoro perché richiede una costante operatività ed una profonda competenza oltre che una capacità di controllo della propria sfera emotiva, quest’ultimo aspetto per nulla semplice da gestire).
- Fare il cassettista, ossia investire su un titolo che abbia degli ottimi fondamentali (ho scritto un articolo sull’analisi fondamentale che trovate qui: Come soppesare lo stato di salute di un’impresa: saper leggere il BILANCIO D’ESERCIZIO) e tenerlo in portafoglio per anni senza curarsi più dei “capricci del mercato”, si punta sulla bontà dell’azienda che lo rappresenta, quindi non ci si preoccupa più delle oscillazioni degli indici di breve – medio periodo, confidando che nel lungo termine il titolo crescerà certamente,…crescerà se l’azienda è solida ed opera in un settore che ha prospettive di crescita, ed inoltre gli indici azionari in genere crescono sempre nel lungo periodo, quindi crescerà anche per inerzia (fatta eccezione per l’indice italiano Mib30 ☹ che lateralizza da decenni ormai…).
Partiamo dal fare una considerazione, statistiche riportano che il 90% dei trader perde il proprio denaro e che l’80% dei trader chiude il portafoglio entro 2 anni. Incredibile vero….
Questo perché molte persone si improvvisano; per fare il trader occorre avere una comprensione ottima delle dinamiche di mercato, della strategia che si vuole applicare, della gestione del portafoglio, della gestione del proprio stato emotivo, capite che a questo livello pochi arrivano dopo aver fallito e rifallito.
Ad ogni modo io non conosco neanche per sentito dire di trader che abbiano fatto i milioni. Tuttalpiù un valido trader può arrivare a guadagnare bene, qualche migliaio di euro al mese facendo però una vita che, per la mia indole, reputo infernale (ovviamente sto esprimendo un giudizio soggettivo).
Invece è noto come alcuni investitori di fama internazionale, primo fra tutti Warren Buffet ed altri siano riusciti a accumulare patrimoni stellari investendo in borsa basandosi solo sull’analisi dei fondamentali aziendali con la tecnica del Value Investing.
Buffet compra azioni come se comprasse pezzi di azienda, per Buffet la borsa potrebbe aprire anche una volta l’anno come ha più volte affermato, a sottolineare che le fluttuazioni a breve e medio termine anche violente non lo interessano e non se ne cura, Buffet punta sul lungo termine acquistando azioni di ottime compagnie che staccano validi dividendi.
Inoltre compra queste azioni in modo furbo ossia vendendo opzioni.
Ora non è questa la sede per trattare delle opzioni, è un argomento piuttosto ampio e per una panoramica generale vi rimando ad un buon corso gratuito di assistenza broker al seguente link: Corso opzioni, …ah… ci premo a sottolineare che non prendo alcuna commissione dalla pubblicità che sto facendo a questo corso, semplicemente reputo che abbia dei contenuti semplici e chiari e sia strutturato bene per chi vuole affacciarsi a questo mondo, ve lo consiglio :-). Un’altra cosa che mi preme sottolineare è che quanto dirò nel seguente articolo non deve essere preso ad esempio per impostare una operatività reale, sono solo esempi inventati per spiegare meglio dei concetti, si legga il disclaimer del blog, chiunque decida di operare realmente lo fa a suo rischio e pericolo.
Riprendendo il discorso una strategia potente per crearsi un portafoglio consiste di acquistare i titoli attraverso la vendita di opzioni, la tecnica consiste nello stabilire un prezzo a cui si vuole acquistare il titolo e vendere una put (chi vende put riceve un premio se il titolo lateralizza o cresce, l’importante che non raggiunga e buchi lo strike) con strike uguale a quel prezzo.
Facciamo un esempio: l’azione Carnival Corporation quota 20$, decido, dopo aver fatto una analisi fondamentale, che un prezzo giusto per l’acquisto è 17$ supponiamo. Vendo una put su Carnival Corporation strike 17$ scadenza ad un mese.
Possono accadere due cose:
Il prezzo dell’azione non scende, quindi il titolo non mi verrà assegnato, ma a differenza di un ordine condizionato in cui fisso l’acquisto di una azione al raggiungimento dei 17$, io guadagnerò comunque un premio ed incasserò del denaro, se avessi posto un ordine condizionato non avrei incassato nulla.
Il prezzo dell’azione scende sotto i 17$, vengo assegnato, ossia compro il titolo (o meglio 100 azioni di Carnival, in quanto l’opzione è un prodotto a leva e 1 opzione=100 titoli), a questo punto Carnival entra a far parte del portafoglio ed inizio a percepirne i dividendi.
Su questo titolo posso fare poi il giochetto inverso, ossia vendere opzioni call(chi vende call riceve un premio se il titolo lateralizza o scende, l’importante che non raggiunga salendo lo strike e lo superi), ancora una volta ci aiuta un esempio: se Carnival quota 18$ posso per esempio vendere una call a 21$ ad un mese e se entro questo lasso di tempo il prezzo di Carnival si mantiene sotto i 21$ ricevo un premio in denaro, nell’eventualità superasse i 21$ la mia posizione in questo caso verrà liquidata ed avrò realizzato un profitto di 21-17=4*100=400$ (ossia il valore nominale dell’azione al momento della liquidazione meno il prezzo di assegnazione dell’azione il tutto moltiplicato per 100 in quanto avevamo in portafoglio 100 azioni).
Gli indubbi vantaggi di questa strategia sono molteplici e se statisticamente sono più i vantaggi degli svantaggi la cosa mi piace:
- Non sto facendo il trader ma sto investendo per crearmi un portafoglio di azioni da dividendo, ossia una vera rendita passiva che genererà un cashflow costante; le azioni nel tempo, se hanno fondamentali buoni, cresceranno anche semplicemente per inerzia, in quanto gli indici crescono in continuazione nel lungo termine.
Crescendo il valore delle azioni cresceranno anche i dividendi (e noto come Warren Buffet abbia da decenni in portafoglio Cocacola, che ora genera dividendi stellari.
Cocacola fu acquistata a 3,25 euro per azione, ora stacca un dividendo di 1,6 euro per azione ossia il 49%! di dividendo annuale!!. - Guadagno anche se non riesco a mettere il titolo in portafoglio perché prendo il premio vendendo put ogni qual volta il titolo non arriva a toccare il valore per cui avrei acquistato.
- Continuo a guadagnare anche quando ho il titolo a portafoglio vendendo call, mal che vada se il titolo buca lo strike mi verrà liquidata la posizione in profitto. (Attenzione è chiaro che il profitto si genera se lo strike della call è maggiore dello strike della put con cui era stato acquistato il titolo, voglio dire che questa strategia si può applicare fin quando è possibile piazzare call il cui strike è superiore al prezzo di acquisto, non sempre è così ad esempio nel caso di un mercato fortemente orso (ribassista)).
Quindi riassumendo guadagno:
- Dalla rivalutazione del titolo negli anni.
- Perché percepisco continui dividendi annuali.
- Quando cerco di acquistare il titolo vendendo put.
- Quando ho il titolo in portafoglio vendendo call.
Qui sotto riportiamo a titolo d’esempio alcune opzioni put vendute con l’obiettivo di acquisto di Apple (ticker AAPL) ed altre… Come si può notare il broker ci dice che abbiamo venduto (-1 in rosso in quanto vendiamo e non acquistiamo) una opzione su Apple con strike 117,5 e scadenza 16 ottobre, il prezzo attuale di mercato è 119,76 quindi
- se il 16 ottobre Apple è ancora sopra lo strike incasseremo il premio pari a il prezzo medio unitario dell’opzione 4.06 (colonna pr.medio)*100 (perchè 1opzione=100 azioni) ossia 400$,
- se invece dovesse scendere sotto 117,5 ci verranno assegnate 100 azioni apple per 11750$ complessivi, quindi avremo acquistato 11750$ di azioni Apple.
Strategia profittevole Acquisto azioni con put
Detta così sembra una cuccagna, ma attenzione…guadagnare non è mai semplice, intanto occorre saper bene analizzare i fondamentali di una azienda, seguire gli earning aziendali, monitorarne i bilanci ecc…, una azienda durante gli anni potrebbe andare incontro a dei problemi ed il titolo risentirne.
Non è detto che i dividendi vengano staccati a vita dalla azienda, dipende dal consiglio di amministrazione, in generale si tende a mettere a portafoglio aziende che hanno alle spalle una tradizione di distribuzione dividendi agli azionisti (come azioni che fanno parte della classifica Dividend Kings, o Dividend Aristocrats , compagnie che staccano dividendi rispettivamente da 50 e 20 anni in modo continuativo).
Attraverso put non è possibile acquistare meno di 100 azioni alla volta infatti 1 contratto opzione=100 azioni, quindi occorre fare una scelta delle azioni da mettere a portafoglio in base ad un valore nominale basandosi sulla grandezza del portafoglio in modo che la cosa sia equilibrata.
Ad esempio se voglio crearmi un portafoglio è ho a disposizione 20.000$ da investire, non andrò a vendere put su Amazon perché Amazon ha un valore nominale dell’azione altissimo: 1azione=3182$ quindi nell’eventualità venissi assegnato dovrei corrispondere ben 318.270$!!, devo scegliere azioni con un valore nominale da potermi permettere!…
In ultimo (o forse sarebbe meglio dire in primis) che rischi corro?,… beh certamente non devo essere sovraesposto perché nell’eventualità venissi assegnato contemporaneamente a più posizioni potrei correre il rischio di non aver la liquidità per coprire l’assegnazione, ma qui entriamo su un territorio che è fondamentale comprendere quando si opera con derivati in generale, che è il concetto di margine e di gestione del portafoglio su cui sono stati scritti libri e non è questa la sede per affrontare questa delicatissima tematica.
L’obiettivo di questo articolo era condividere ed informare su una strategia che reputo estremamente interessante per crearsi un portafoglio da dividendi ossia una rendita passiva da cashflow alternativa a quella che può essere l’acquisto di uno o più immobili da mettere a rendita.
Se l’operatività ti interessa puoi scrivermi e, senza impegno, ti posso consigliare una persona che organizza corsi sulla strategia.
Se l’articolo ti è piaciuto ed avete un blog un sito ti sarei grato se potessi inserirlo come link ed includerlo nelle tue pagine, oppure semplicemente condivi il link su il tuo social media preferito! almeno che il mio sforzo non sia vano…Grazie!…diffondiamo la buona informazione se può aiutare altri a crescere ;-).