Il settore delle tecnologie legato ad internet attraversa un momento storico senza precedenti, compiendo balzi da gigante in tempi strettissimi, introducendo rivoluzioni epocali.
Abbiamo visto la nostra vita cambiare in relazione a ciò nel giro di pochi anni, il settore fintech, ossia le tecnologie legate a internet ed il mondo finanziario, è pure in pieno stravolgimento.
Stanno nascendo nuove asset classes una di queste è il crowdfunding ossia la raccolta di fondi mediante dei portali internet per finanziare qualsiasi cosa; a fronte del prestito per il finanziamento viene di solito corrisposto un interesse.
In questo articolo mi soffermerò sul crowdfunding immobiliare, perché lo ritengo molto interessante avendo come “sottostante” ed a “garanzia” immobili.
Iniziamo col dire che nel campo del crowdfunding le frodi sono limitatissime, in un rapporto della Banca Mondiale di qualche anno fa si segnalavano solo quattro casi di truffa, di cui due sventati subito e altri poco dopo. Perché tutto quello che è crowd è pubblico e sottoposto al controllo di tutti, un po’ come gli e-commerce, chi fa il furbo chiude subito.
Il crowdfunding è entrato nel mondo del real estate con forma di investimento collettivo destinato a rivoluzionare il mondo dell’immobiliare e ne esistono diversi modelli come il lending, dove l’investitore diventa titolare di un diritto di credito (In cambio del denaro prestato sia ha il diritto di avere indietro il capitale a una certa scadenza e con una remunerazione, che è poi il tasso di interesse) o l’equity, dove l’investitore acquisisce la proprietà di quote di una società.
Se con il lending non si diventa proprietari di alcun bene, con l’equity l’investitore acquisisce la proprietà di una parte della società che realizza il progetto immobiliare.
Nel caso in cui ci sia una società che compra un immobile, lo ristruttura e lo vende, si diventa proprietari di una società che a sua volta è proprietaria di un immobile.
Bisogna comunque sottolineare che quando parliamo di immobiliare è il settore nel quale ci andiamo a muovere, ma non sempre l’operazione coinvolge l’acquisto di un immobile, la società potrebbe infatti gestire attività situate all’interno di un immobile come affittacamere, Bed&breakfast ecc….
Nel lending il rischio principale è connesso al denaro imprestato che la società deve restituirmi, questa avrà il denaro da darmi? Mi pagherà gli interessi concordati?.
In caso di ritardi si procede o concedendo una proroga al debitore e poi successivamente procedendo attraverso una società di recupero crediti.
In linea di principio il sistema di equity, così com’e’ in Italia, è molto più controllato e più rigido rispetto al lending.
La Banca d’Italia controlla l’operato e chiunque operi nell’equity deve seguire il regolamento emanato dalla consob.
Il lending è riservato a tre tipi di strutture: banche, società finanziarie e istituti di pagamento.
Questi possono avvalersi di piattaforme che agiscono in qualità di agenti in attività finanziaria o mediatori creditizi.
La Banca d’Italia opera un controllo sull’istituto di pagamento perché è dove per le autorità nazionali risiede il maggior rischio.
Ad onor del vero va detto che non tutte le piattaforme che si propongono come lending siano di fatto istituti di pagamento controllati, per cui è bene prima di investire in un lending crowdfunding informarsi se esiste un organismo di controllo sull’istituto di credito a cui è stata delegata la gestione della raccolta del denaro.
La piattaforma internet invece si limita a mostrare in vetrina i progetti dopo aver vagliato l’affidabilità della azienda, mediante un team di esperti, ed aver prodotto un documento in cui vengono analizzate eventuali criticità o punti di forza.
Al progetto viene poi dato un punteggio (scoring) che è indice del rischio insito in quell’investimento.