Per poter operare in borsa su prodotti derivati (future, opzioni) occorre considerare una serie di aspetti generali sul sottostante (il cotone), la produzione del cotone è influenzata, come tutte le coltivazioni, dalla stagionalità e l’andamento dei prezzi ne è condizionato di conseguenza.
Ecco che per poter investire sul cotone la conoscenza della stagionalità del medesimo potrà certamente giocare a nostro vantaggio.
Cominciamo col dire che il cotone è una pianta arbustiva alta circa 1,5m dal cui fiore si sviluppa una capsula che genera molteplici filamenti; una volta matura la capsula scoppia e libera una morbida bambagia.
Dalla tessitura dei fili di bambagia si ottiene il cotone, che viene lavorato in diversi modi e varietà..
Col cotone si produce abbigliamento, teli o altre applicazioni industriali.
Per poter crescere la pianta ha bisogno di un clima caldo caratterizzato da periodi di elevata umidità ad altri molto aridi, necessari alla fase di maturazione.
La raccolta avviene in genere alla fine della stagione calda.
Durante la fase di crescita della pianta essa ha bisogno di essere irrigata in quanto non ama ambienti aridi, tuttavia, nel periodo di maturazione e della raccolta necessita di un clima secco, dato che la pioggia rischia di rovinare i suoi fiocchi.
Attualmente i paesi che producono maggior cotone al mondo sono in ordine India (5,7) Cina (4,8) e USA (2,8) milioni di tonnellate.
Il cotone prodotto negli Stati Uniti è pregiato (fibra lunga), la qualità del cotone non è infatti sempre la stessa (in India ad esempio si produce cotone a fibra corta, meno pregiato).
Importante considerare che il prezzo del cotone è influenzato da:
- richieste di import o export
- da abbondanza o scarsità del raccolto
- eventuali dazi
- situazioni politiche
- altro…
Stagionalmente i prezzi più alti per il future del cotone si hanno tra marzo e luglio mentre il punto più basso viene raggiunto tra settembre e novembre.
La maggior parte del cotone americano è prodotto lungo il delta del Mississippi. È importante prestare attenzione alle condizioni meteorologiche infatti il caldo estremo o inondazioni del fiume possono causare forti movimenti al rialzo sui futures.
Qui sotto viene presentato il grafico stagionale del Cotone che rappresenta l’andamento negli ultimi trenta anni. Ed una tabella che rappresenta i periodi di coltivazione del cotone del mondo.
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Il riquadro verde rappresenta l’area in cui il future del cotone ha raggiunto prezzi più alti, mentre il riquadro rosso il periodo di maggior debolezza del future.
Possiamo notare come il periodo in cui il future viene maggiormente prezzato coincide con il sentimento di incertezza per il raccolto, infatti si manifesta generalmente nel periodo che va dalla semina a subito dopo la semina, in questa fase non si ha certezza del raccolto in quanto c’è il rischio che le piogge dei mesi successivi lo danneggino, più si avvicina il momento del raccolto più aumenta la certezza e di conseguenza il prezzo del future scende.
Scendendo la tensione per l’incognita sull’esito del raccolto scende anche il prezzo che registra i suoi minimi.
Il future che interessa a noi è quello sul NYBOT (borsa di New York) che ha come sottostante il cotone americano, quindi occorre nella nostra analisi considerare gli andamenti del raccolto ed i grafici stagionali del cotone coltivato in America.
Il grafico della stagionalità serve come mappa per avere una idea di massima su come il future si potrà muovere nel futuro.
Un’altra cosa importante da considerare è il trading range entro cui si il sottostante si è mosso negli ultimi anni, il picco massimo ed il picco minimo fatti nell’ultimo periodo a lungo termine che vogliamo considerare (10-20 anni).
Qui di seguito riporto il grafico dell’andamento del cotone negli ultimi 10 anni (dati tratti da https://it.investing.com).
Possiamo evincere che negli ultimi 7 anni il future si è mosso all’interno di un trading range che ha oscillato tra i 0,56 e 0,94 dollari.
Mentre nel 2010 e 2011 il mercato è stato di una volatilità impressionante arrivando a toccare gli oltre 2 dollari a libbra, un record dai tempi della Guerra di secessione americana, con un picco massimo di 219,7 cents a novembre 2011.
Colpa della speculazione che fece infiammare e poi precipitare le quotazioni della fibra, con conseguenze drammatiche per gli operatori commerciali.
La situazione era precipitata a causa della fame per la materia prima da parte della Cina sempre più potenza tessile emergente in concomitanza con problematiche atmosferiche che avevano visto a ribasso la produzione (India Pakistan avevano subito innondazioni e grandinate in Texas).
Alle violente oscillazioni, come emerse in seguito, avevano contribuito anche gli hedge fund cinesi, che furono poi successivamente multati dalla Commodity Future Trading Commission (Cftc).
Ma a soffrire, come già nel 2008, quando ci furono analoghi scossoni sul mercato, furono soprattutto i commercianti di fibre e le industrie tessili, con diversi casi di bancarotta e forti perdite in bilancio.
Concludo fornendo una tabella con le informazioni generali sul future cotone:
Sigla contratto | CT |
Mesi di scadenza future | Marzo, maggio, luglio, settembre, dicembre |
Dimensioni contratto | 50000 pounds (libbre) = 22,7 tonnellate |
Variazione minima di prezzo (tick | 0,01 cents= $5 |
Esempio di variazione | Da 65 cents a 70 cents = variazione 2500 dollari |
Picco massimo ultimi 10 anni | 213,84 cents |
Picco minimo ultimi 10 anni | 56,11 cents |
Trading range ultimi 5 anni | Da 94,64 cents a 56,11 cents |
Valore medio ultimi 10 anni | 81,74 cents |
Variazione giornaliera massima ultimi 10 anni | Massima escursione registrata in un giorno 8,170 cents (+4085$ di val nozionale), il sottostante si è mosso in passato nel giro di tre giorni di una variazione a ribasso fino a 17,830 cents (circa -8915$ di variazione del valore nozionale il 19-21 novembre 2010) ed a rialzo nel giro di 3 gg fino a oltre +6000$ del valore nozionale (12,640 cents) dal 29 ottobre al 2 novembre 2010 ) |